AIDAventi : vent'anni di AIDA : 7° Convegno nazionale AIDA, Roma, CNR, 2-3 ottobre 2003
ORFEO
un software di gestione del servizio reference e
uno strumento
per condividere informazioni entro un gruppo di lavoro
Carola Della Porta e Michela
Missana
Biblioteca di Scienze Politiche
Università
degli Studi di Milano
Formato PDF |
Introduzione
Questo contributo
vuole illustrare le varie fasi di un progetto che ha visto un gruppo di lavoro
della Biblioteca di Scienze politiche dell’Università di Milano ideare, realizzare
e implementare un nuovo software di gestione del servizio reference[1].
Questo software,
denominato Orfeo, risiede su un server web ed è costituito da un database
Access interfacciato mediante pagine dinamiche realizzate nel linguaggio di
scripting PHP. Si tratta di un programma altamente
personalizzato ad uso interno della biblioteca che permette per ciascun incontro
di reference di archiviare dati statistici e di immagazzinare informazioni,
per una successiva consultazione da parte dei bibliotecari.
Scenario di partenza
L’idea di Orfeo è nata nel 2001 a seguito del trasloco della
Biblioteca di Scienze Politiche in una sede temporanea, che ha provocato una
profonda riorganizzazione del servizio di reference.
La nuova
configurazione prevede che tre bibliotecari si alternino su più sedi (Biblioteca
centrale e CDE) e su più postazioni di lavoro. Il servizio è erogato tramite
incontri individuali, in genere su appuntamento, in cui l’operatore, a seguito
di una intervista, assiste l’utente nella ricerca,
suggerendo strategie e strumenti di lavoro e aiutando nella selezione e nella localizzazione
della documentazione. Il servizio svolge soprattutto consulenza
nell’elaborazione della bibliografia per ricerche accademiche, tesi e tesine, e
fornisce occasionalmente bibliografie elaborate ad hoc[2].
Agli incontri personali da due anni è stato affiancato un servizio di reference
a distanza, che risponde via e-mail a quesiti posti per posta elettronica o
tramite un modulo posto sulla pagina web della biblioteca. Sempre di competenza
dei bibliotecari di reference è il monitoraggio e
aggiornamento di un Virtual Reference Desk, chiamato Risel.
Appena
implementata, questa nuova configurazione del lavoro mise
subito in evidenza le debolezze del sistema di registrazione delle
transazioni fino ad allora seguito e tutte le difficoltà che i singoli operatori
avevano nel condividere le esperienze di lavoro e le competenze acquisite.
Infatti ciascuna transazione veniva registrata
su un modulo cartaceo, illustrato in figura 1.
Ufficio Reference
Modulo per la statistica delle transazioni
Bibliotecario/a
Data: Ora
Nome: Tel.:
Occupazione: E-mail:______________
Richiesta:
Soggetto/Parole chiave:
Strumenti consigliati:
Tempo impiegato: 1° incontro 2°
incontro 3° incontro 4° incontro
Richiesta esaudita: 100% 75 % 50 % 25 % 0 %
Utente soddisfatto/a:
Molto soddisfatto Soddisfatto Poco soddisfatto Non
soddisfatto
Commenti dell’utente:
Rinvio:
Commenti alla transazione:
La scarsità di
tempo e la necessità di trascrivere manualmente i dati dalla carta al computer costringevano
a semplificare la valutazione dei moduli a fini statistici con una notevole
perdita di informazioni. Di fatto venivano
conteggiati soltanto il numero di transazioni svolte e il numero di volte in
cui i singoli tipi di strumenti venivano usati, al semplice fine di
giustificare l’impegno finanziario da parte delle biblioteca. Per di più la
dispersione dei moduli tra le varie sedi del servizio causava un notevole
ritardo nella rilevazione statistica.
Inoltre, per semplificare
il conteggio periodico, i moduli venivano archiviati
in ordine cronologico, risultando così di difficile consultazione: di
conseguenza, benché riportassero numerose e dettagliate informazioni circa lo
svolgimento di ciascun incontro, venivano sostanzialmente ignorati dagli
operatori, che non avevano quindi modo di condividere le strategie di ricerca
dei colleghi anche riguardo a quesiti simili.
La difficoltà di
condividere il lavoro tra i vari operatori
veniva accentuata dall’utilizzo di postazioni
di lavoro diverse, che aveva reso impossibile
l’utilizzo di liste di bookmarks comuni, costringendo gli operatori a ideare
ogni volta strategie di ricerche nuove.
Esigenze da soddisfare
Per risolvere
queste difficoltà sorse l’idea di creare, in sostituzione del modulo cartaceo, un
database in rete, accessibile da tutte le postazioni utilizzate durante il
servizio. Il database avrebbe conservato le informazioni raccolte durante le
transazioni reference, sia per fini statistici sia per consentire agli
operatori di reference di condividere in modo meno improvvisato le proprie
conoscenze professionali. In uno sviluppo ulteriore il
database, con registrati le url dei siti web utilizzati, sarebbe diventato
anche un supporto per l’aggiornamento del VRD Risel.
Nello specifico,
quindi, Orfeo è nato per rispondere alle seguenti esigenze:
·
semplificare la raccolta dei dati statistici;
·
raccogliere strategie di ricerca (strumenti
utilizzati, parole chiave usate, appunti allegati) ricercabili per materia e
per parole;
·
raccogliere url di siti web sia da utilizzare
durante le transazioni sia da valutare ai fini dell’inclusione nel VRD;
·
conoscere meglio gli utenti che si rivolgono al
servizio (chi sono, perché sono venuti, quali sono i loro bisogni informativi);
·
verificare se il servizio è sufficientemente
conosciuto (come vengono gli utenti a sapere del servizio, se vengono inviati
da qualcuno);
·
verificare l’utilizzo del servizio a distanza;
·
verificare la qualità del servizio rispetto alla accuratezza
delle risposte fornite e rispetto alla soddisfazione degli utenti (giudizio
espresso e indice di ritorno);
·
verificare il tempo dedicato al servizio;
·
verificare l’utilizzo delle risorse (elettroniche e
cartacee) onerose per la biblioteca o per l’Ateneo;
·
verificare l’utilizzo delle risorse elettroniche raccolte
nel VRD della biblioteca.
Architettura e aspetti tecnici
Dal momento che
in biblioteca erano presenti le competenze
biblioteconomiche ed informatiche si è preferito sviluppare il prodotto internamente,
in modo da adattarlo meglio alle esigenze evidenziate e da poterlo modificare
secondo le necessità.
Per
la realizzazione tecnica di questo progetto era
necessario un database dove immagazzinare i dati e un’applicazione per l’input,
l’output e l’analisi dei dati. La scelta è caduta sul programma MS Access, che
ha permesso di creare un database risidente
su un server web. Per sviluppare l’applicazione si è scelto PHP 4.0, uno dei
più diffusi strumenti open source per la creazione di
siti web dinamici. Tra le altre cose, PHP ha il vantaggio di essere
indipendente dal sistema operativo usato e può quindi girare sia su server
Windows che Linux.
Per
Orfeo sono stati realizzati una quarantina di pagine
php per un totale di 100 KB di spazio occupato sul server web. Il collegamento
alla base dati di Access, posta sullo stesso server,
avviene mediante un unico file php che viene incluso in tutti gli altri file al
momento dell’esecuzione: in questo modo sarà possibile in futuro modificare
facilmente il collegamento a un altro tipo di database (ad es. con SQL 7 o
mySql) nel momento in cui Access non fosse più efficiente nel gestire grosse
quantità di dati. Per una migliore navigabilità tra le pagine, in particolare
per l’interazione tra le finestre, è stato necessario usare anche comandi in
Javascript.
Il
database di Orfeo è costituito da una ventina di
tabelle, relazionate tra loro mediante campi di codice identificativo. Le
principali sono la tabella “Transazioni”, dove i record contengono tutte le
informazioni relative a ciascuna transazione, la
tabella “Utenti” con l’elenco degli utenti registrati e dei loro dati, e la
tabella “Valutazioni” con registrate le valutazioni espresse dagli utenti. A
queste si aggiungono delle tabelle separate contenti elenchi di strumenti, delle
facoltà, delle materie ecc., da cui estrarre i dati da
inserire nelle transazioni. In una tabella in particolare sono registrati le
login e password che permettono di accedere al
programma.
Descrizione
del prodotto
Dopo la maschera
di identificazione, Orfeo consente l’accesso a quattro
operazioni (vedi figura n. 2):
·
registrazione di una nuova transazione
·
ricerca di transazioni già inserite, di un
utente o di uno strumento
·
visualizzare statistiche mensili o annuali
·
inserire e visualizzare le valutazioni degli
utenti
La registrazione di una nuova transazione può
avvenire per matricola (per gli studenti) oppure per cognome (per gli altri
utenti) e comporta la compilazione di un modulo con i dati dell’utente (nome,
cognome, telefono e e-mail) e di una serie di campi
che permettano di inquadrare sia l’utente sia la transazione entro
predeterminate categorie. Il modulo è stato ideato perché l’operatore
completi questa parte all’inizio dell’intervista, in modo che venga
registrata immediatamente la data e l’ora di inizio della transazione. Qualora
l’utente fosse già venuto è possibile anche
visualizzare in una finestra separata la sua ultima transazione.
Successivamente si accede ad una nuova maschera
che nelle intenzioni andrebbe completata durante la transazione e alla fine
della medesima (vedi figura n. 3). Da
qui è possibile aprire, in un’altra finestra, il modulo di ricerche delle
altre transazioni, in modo che l’operatore possa verificare se ci siano
già transazioni sull’argomento e quali strategie siano state seguite. A conclusione
dell’incontro l’operatore completa la scheda, attribuendo
alla transazione un soggetto o una descrizione sintetica dell’argomento a
vocabolario libero e una materia, scelta da una lista. Inoltre, utilizzando
un sistema di finestre può registrare tutti gli strumenti usati[3],
scegliendoli tra quelli già presenti o aggiungendone di nuovi. Può anche annotare
brevemente qualsiasi osservazione utile e valutare l’efficacia del suo lavoro.
Per mantenere un certo grado di privacy e per non
imbarazzare gli utenti si è scelto di non inserire immediatamente la
valutazione da loro espressa. Viene consegnato un modulo
anonimo
con
indicato semplicemente il n. della transazione, con alcune voci predefinite da barrare e lo spazio per inserire
eventualmente un commento. Le valutazione raccolte
vengono inserite nel sistema una volta al mese, utilizzando una maschera apposita,
in modo che gli operatori non possano correlare immediatamente il giudizio
espresso con la specifica transazione e con lo specifico utente.
Le
transazioni così registrate vengono ad arricchire il database che è interrogabile
in ogni momento per parole (campo titolo, argomento e materia), per numero
di transazione, per nome dell’utente, per nome del bibliotecario e data e
per strumenti utilizzati. È possibile scorrere liste di transazioni che riportano
oltre il titolo, l’argomento e la materia, anche la lista degli strumenti
usati. Per i siti web non inclusi nel VRD è presente un link diretto che viene aperto in un’altra finestra.
Considerazioni dopo un anno di uso
Orfeo
ha cominciato ad essere usato a pieno regime nel mese di
giugno 2002. Fino a settembre-ottobre è stato utilizzato da un unico
operatore che testava il prodotto inserendo direttamente le proprie transazioni
e recuperando successivamente dai moduli cartacei le
transazione degli altri operatori. A partire da novembre sono stati convolti nel testaggio tutti i bibliotecari di reference, che in
parte lo adoperavano in maniera esclusiva, in parte lo affiancavano al modulo
cartaceo, riversando successivamente i dati nel database.
Dopo
sei mesi di utilizzo è stata valutata la sua funzionalità,
evidenziando i buchi di
programmazioni e gli intoppi nel flusso delle
operazioni.
Una difficoltà
emersa è stata la scelta di non inserire direttamente le valutazioni degli
utenti, ma di far compilare loro un modulino a parte.
Questo sistema ha portato alla perdita di numerose valutazioni, che sono state classificate come “Non rilevabili”[4].
Con l’abitudine all’uso questo dato dovrebbe calare, anche considerando che
mentre nei primi 6 mesi risultano non valutate il 23%
delle transazioni, successivamente la percentuale è passata al 15% circa.
Accanto a
queste sono state classificate come non valutabili le transazioni a distanza,
in cui l’utente ha trascurato di valutare l’operato
svolto. Queste risultano essere il 56% su base annua.
Critiche sono state avanzate anche
al sistema di classificazione delle discipline: inizialmente
infatti era stato scelto di classificare le transazione secondo lo
schema disciplinare in uso per ordinare i libri nella biblioteca, dal momento
che era noto agli operatori e che copriva le principali materie di interesse
della nostra utenza.
Tuttavia
questo schema si è rivelato troppo rigido, soprattutto nel classificare le
transazioni svolte al CDE, mentre la notazione era poco mnemonica e quindi
scarsamente funzionale al recupero delle transazioni stesse. Si è scelto quindi di aggiungere due
classi (Studi europei e Altri settori) alle 10 precedentemente
impiegate e di adottare stringhe di termini al posto della notazione numerica
per le sottoclassi. Al momento dell’indicizzazione
l’operatore può consultare una lista, in cui sono state inserite le classi
principali: attraverso i link può aprire le liste delle sotto-classi e,
scegliendo tra queste, incollare la materia nella scheda della transazione. Se
l’operatore non trova nei singoli settori la materia necessaria, può aggiungere
alla lista la sottoclasse, derivandola dallo schema classificatorio o
formulandola ad hoc. Ciascuna transazione può essere
classificata sotto una o più materie. Le liste delle materie sono consultabili
anche in fase di ricerca delle transazioni.
Se si considerano gli scopi iniziali
che ci si era prefissi con la creazione di Orfeo il
risultato è senz’altro positivo riguardo al rilevamento statistico. I dati
raccolti risultano certamente più approfonditi e
permettono di osservare il lavoro svolto e gli utenti che si rivolgono al
servizio in maniera più sofisticata.
Tabella
n. 1: Categorie degli utenti e ambito accademico
|
Laureando |
Studente |
Altro |
Dottorando |
Docente |
Cultore della materia |
Ricercatore |
Scienze Politiche |
157 |
22 |
1 |
4 |
2 |
2 |
1 |
Lettere e filosofia |
4 |
3 |
|
|
|
|
|
Giurisprudenza |
18 |
1 |
|
|
1 |
|
|
Bicocca |
5 |
1 |
|
|
1 |
|
|
Esterno |
16 |
1 |
5 |
|
|
|
|
I dati giugno 02-maggio 03 dicono che il servizio reference
della Biblioteca di Scienze Politiche lavora soprattutto per laureandi provenienti
dalla facoltà (vedi tabella n. 1). Questo è dato è confermato
anche suddividendo le transazioni per tipo di quesito, dal momento che la
richiesta di aiuto per elaborare la tesi di laurea
corrisponde al 67% del totale (vedi tabella
n. 2).
Tabella
n. 2: Transazioni per tipo di quesito
|
tesi di laurea |
tesina |
tesi di dottorato |
ricerca accademica |
ricerca personale |
altro |
localizzazione documenti |
legislazione |
documentazione europea |
in presenza |
260 |
6 |
3 |
8 |
1 |
2 |
13 |
4 |
14 |
a distanza |
32 |
|
|
1 |
1 |
7 |
10 |
1 |
27 |
Rispetto all’efficacia del lavoro, da Orfeo si
possono ricavare tre ordini di indicatori:
Il servizio offerto incontra in genere il gradimento
degli utenti: infatti gli incontri di reference vengono
valutati positivamente al 98% (vedi tabella n. 3). Può
corroborare questo dato anche il numero di coloro che nel corso di un anno
sono tornati più di una volta: il tasso di ritorno infatti
ammonta al 38% cui si potrebbe aggiungere anche un ulteriore 2% che è ritornato
nel 2002-2003 dopo essere venuto nel periodo di osservazione precedente.
Tabella
n. 3: Soddisfazione espressa dagli utenti
Valutazione |
N. Transazioni |
Percentuale |
Insoddisfatto |
2 |
0,73 |
Poco soddisfatto |
3 |
1,09 |
Soddisfatto |
52 |
18,91 |
Molto soddisfatto |
218 |
79,27 |
Non
sempre la soddisfazione degli utenti corrisponde all’accuratezza con cui i
bibliotecari svolgono il proprio lavoro. Soltanto il 13% delle transazioni
che sono state esaudite poco o per nulla vengono
valutate dall’utente in maniera insoddisfacente. Per l’ 87% di queste l’utente
è risultato comunque soddisfatto o molto soddisfatto (vedi figura
n. 4).
Per il periodo di
osservazione (06/02-05/03) sono state dedicate al servizio reference
in biblioteca un totale di 446 ore: le transazioni hanno una durata piuttosto
variabile, da un minimo di 5 minuti ad un massimo di 4 ore. Tuttavia
sia la media (1 ora e 26), sia la moda (1 ora e 30), sia la mediana (1 ora
e 25) giustificano pienamente l’uso di distanziare in genere gli appuntamenti
di 1 ora e mezza l’uno dall’altro. Invece sono state dedicate alle transazioni a distanza 41,40
ore, con una durata media di 33 minuti, una minima di 2 minuti e una massima
di 3 ore e 20: la maggior parte delle transazioni, tuttavia, dura però 12
minuti circa (valore modale) (vedi figura n. 5).
Figura
n. 5: Durata delle transazioni
Questi dati
confermano l’impressione che il servizio a distanza si sia
inserito bene nella routine lavorativa della biblioteca, senza sostrarre
risorse al servizio in presenza, di cui costituisce spesso il follow-up, per
successivi chiarimenti, localizzazione di testi o richieste di minore impegno.
I
dati raccolti indicano che il servizio reference svolge un
buona promozione di sè presso gli studenti in biblioteca: il 63% degli
utenti viene a conoscenza del servizio dai bibliotecari stessi o dal sito web
della biblioteca, a cui si può sommare un 14% circa di utenti che giungono al
servizio su consiglio di altri utenti. Scarsa, invece, è la
capacità di promuoversi al di fuori delle mura della biblioteca, perchè
soltanto il 23% degli utenti arriva inviato dai docenti, da altre
biblioteche o per altre vie.
Seppure il maniera
limitata è possibile paragonare i dati raccolti con Orfeo con quelli
raccolti nei 12 mesi precedenti con il modulo cartaceo. È possibile notare,
per esempio, che il n. delle transazioni in biblioteca è calato del 18%, passando
da 377 a 309, calo che soltanto parzialmente può essere colmato da un 20%
di trasanzione a distanza. Infatti il servizio a
distanza era già stato avviato nel 2001-02, ma i dati raccolti non consentono
di fare un paragone affidabile. L’andamento stagionale delle transazioni è
comunque molto simile nei due periodi (vedi figura
n. 6).
Sempre
rispetto al giugno 01-maggio 02 è cambiato anche l’utilizzo degli strumenti,
con un aumento delle risorse disponibili sul web ad accesso libero e un netto
calo nell’utilizzo dei CD-Rom. L’aumento dell’utilizzo della documentazione
europea è in parte dovuto dal fatto che nel 2002-03 i bibliotecari di reference
hanno assunto anche la gestione del Centro di Documentazione Europea (vedi
tabella n. 4).
Tabella n. 4 : Utilizzo degli strumenti
|
2002-03 |
2002-03 |
2001-02 |
2001-02 |
|
N. di utilizzi |
Percentuale |
N. di utilizzi |
Percentuale |
Documentazione europea |
91 |
11 |
17
|
3 |
CD-Rom in locale |
49 |
6 |
60
|
11 |
DB on-line a pagamento |
17 |
2 |
9
|
2 |
DB in rete di ateneo |
239 |
28 |
229
|
41 |
Risorse ad accesso libero |
454 |
53 |
248
|
44 |
Con
Orfeo è possibile affinare la distinzione tra le categorie di strumenti e
notare che tra le risorse ad accesso libero, ben il 72% viene
usato a partire da Risel, il VRD della biblioteca, che si dimostra un buon
strumento sia per gli utenti sia per i bibliotecari stessi (vedi figura
n. 7).
Resta ancora da verificare se Orfeo rappresenti un buon
strumento per condividere le strategie e le esperienze tra i bibliotecari
di reference. Benché sia stato inserito nella scheda un checkbox per indicare
se l’operatore ha utilizzato altre transazioni come
riferimento, tuttavia non si dispone ancora di un periodo sufficiente di osservazione.
Empiricamente risultano senz’altro utili le liste di siti web, che possono
essere consultati sia in ordine alfabetico, sia in collegamento con gli argomenti e le materie delle transazioni.
Futuri sviluppi
Orfeo
è un programma in continua evoluzione in base alle richieste dei bibliotecari di
reference. Sono già in programma alcuni interventi come la creazione di una
classificazione specifica per gli utenti che afferiscono al CDE, per consentire
di utilizzare Orfeo anche per raccogliere dati utili al monitoraggio dei Centri
di Documentazione da parte della Commissione Europea.
Inoltre
è previsto di automatizzare la registrazione in Orfeo dei quesiti posti
attraverso il modulo sulla pagina web della biblioteca: si consentirà così a
tutti gli operatori di rispondere a turno, senza rischiare di effettuare il lavoro più volte o di dimenticare di
registrare qualche transazione. È allo studio anche un form per invitare
esplicitamente gli utenti a distanza a valutare la ricerca svolta, senza
lasciare la valutazione alla loro libera iniziativa. Ulteriori
migliorie vanno effetuate per rendere compatibile Orfeo con browser diversi.
In
conclusione Orfeo si presenta come un utile strumento di ausilio
al servizio di reference, nell’ottica di facilitare la condivisione delle
esperienze lavorative e delle conoscenze acquisite nell’ambito di un gruppo di
lavoro.
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[1] A Carola Della
Porta si deve l’ideazione e la pianificazione dello strumento, a Michela
Missana la realizzazione del software, a Rosamaria Rotolo
e Anna Vantaggi il testaggio. Si coglie l’occasione per ringraziare sia le
colleghe sia la direttrice della biblioteca, Lidia Diella, per il supporto
ricevuto durante tutto il lavoro.
[2] Il servizio di informazione di
base (orari, svolgimento dei servizi, informazioni sull’università, n.
telefonici, ecc.) e di semplice supporto all’uso del catalogo esula dal
servizio di reference, dal momento che è fornito al banco di accoglienza dagli
operatori del servizio prestito.
[3] Gli strumenti sono
stati suddivisi nelle seguenti classi: Opac d'Ateneo, Altri cataloghi, Banchedati
in rete d'Ateneo, Banchedati a pagamento, CD-rom locali, Quotidiani, Risorse
cartacee, Documentazione europea, Banchedati ad accesso libero presenti in Risel, Altri siti liberi già in Risel, Siti web
non inclusi in Risel.
[4] Risulta
non valutato dagli utenti il 18% degli incontri svoltisi in biblioteca (56
su 309).
© Carola Della Porta,
Michela Missana, 2003.
Creato: 30/06/2003. Ultima revisione 07/10/03.
Edito anche in:
AIDAventi : vent'anni di AIDA : la documentazione fra teoria e applicazioni
: atti del 7° Convegno nazionale AIDA, Roma, CNR, 2-3 ottobre 2003 / a cura
di Carla Basili e Domenico Bogliolo. - Roma, AIDA, 2003. - ISBN 88-901144-2-8
http://users.unimi.it/biblioscpol/contributi/Orfeo.htm
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