L’occasione è ghiotta.
Nel giro di poche settimane si rincorrono sulle scene milanesi sei spettacoli
legati al mondo di lingua tedesca. Ad aprire le danze è la cassandra
di Christa Wolf, che dalle sponde del mito getta lo sguardo sul contemporaneo e
ci induce a rileggere la scrittrice tedesca recentemente scomparsa. Quindi è la
volta di Bertolt Brecht e dei suoi personaggi “americani”, giovanna
dark e arturo
ui, le due facce di una Chicago straniata in cui fermentano pericoli
e illusioni di ieri e di oggi. La musica di Richard Strauss e il libretto di
Hugo von Hofmannsthal ci trasportano poi nell’atmosfera fiabesca e simbolica
della donna
senz’ombra, mentre le strette più atroci della storia novecentesca
balenano nella vibrante istruttoria
di Peter Weiss, tratta dal processo francofortese su Auschwitz. Il finale sarà
tipicamente kleistiano, con il principe
di homburg sospeso tra il sogno della gloria e la realtà del
Brandeburgo-Prussia.
Per ogni spettacolo il ciclo
propone la lezione di un germanista e, grazie alla collaborazione dei teatri
coinvolti, incontri con artisti, esperti e lavoratori della scena, con
l’obiettivo di far dialogare università, teatro e vita cultu - rale della
città. Gli studenti che partecipano attivamente al progetto assistono anche
agli spettacoli e possono ottenere crediti formativi in Storia del teatro
tedesco.
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