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Laboratori di scrittura italiana
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I laboratori di scrittura italiana:
una presentazione

Questa pagina fornisce alcune indicazioni sui fini del Laboratorio in autoformazione, sugli obiettivi formativi cui mira e sul modo per fruire nel modo più vantaggioso dei materiali che mette a disposizione. Per leggere il contenuto delle sezioni in cui si articola il documento, è sufficiente fare click sui collegamenti della lista che segue.

Perché i laboratori di scrittura italiana
Che cosa vogliono insegnare i laboratori di scrittura italiana
Quando i laboratori hanno raggiunto il loro scopo
Come è articolato il percorso formativo dei laboratori
Come è consigliabile usare i materiali del corso
C'è una prova d'esame?
Come prepararsi alla prova di esame
I materiali di lavoro per chi non ama il Web


Perché i laboratori di scrittura italiana

I laboratori di scrittura italiana hanno il fine fondamentale di fornire agli studenti una buona padronanza dell'italiano scritto - delle regole che lo governano, delle forme che esso assume nei documenti in cui si manifesta - e un buon livello di abilità nella redazione di testi espositivi e argomentativi: conoscenze e competenze operative sono complemento indispensabile di una completa formazione universitaria e si possono rivelare molto utili anche nel campo delle attività professionali.

Che cosa vogliono insegnare i laboratori di scrittura italiana

Tra le conoscenze teoriche che i laboratori intendono fornire si contano sia quelle relative alle caratteristiche generali della lingua italiana e delle sue varietà più importanti, sia quelle riguardanti la natura della comunicazione, soprattutto quando essa avvenga tramite testi scritti.

Tra le competenze che i laboratori vogliono potenziare, si contano sia quelle ricettive (vale a dire quelle che rendono possibile comprendere informazioni scritte, fino a livelli relativamente avanzati), sia quelle produttive (vale a dire quelle che mettono in grado di redigere testi di tipo diverso, fino a livelli relativamente avanzati).

Quando i laboratori hanno raggiunto il loro scopo

Si può dire che i laboratori hanno raggiunto il loro scopo di formazione teorica quando gli studenti che li hanno frequentati - sia nella loro versione tradizionale che in quella di autoformazione - hanno:

  1. acquisito una conoscenza non intuitiva dei concetti di comunicazione, codice e lingua e compreso quali siano i fattori che determinano il buon esito di un'interazione comunicativa;
  2. maturato il concetto di lingua storico-naturale come insieme di varietà, ciascuna delle quali diversamente funzionale all'interazione comunicativa, divenendo consapevoli della differenza che intercorre tra scrittura e oralità, in rapporto alle varietà situazionali e sociali;
  3. capito quali siano le caratteristiche fondamentali di un testo scritto.

È inoltre indispensabile che gli studenti comprendano che i testi tendono ad adeguarsi a modelli, la cui analisi consente di produrre tipologie testuali, importanti non solo dal punto di vista teorico, ma anche da quello pratico, perché rappresentano una formidabile guida per il redattore.

I laboratori sono invece riusciti nell'obiettivo di fare maturare le competenze operative degli studenti che li hanno frequentati quando essi:

  1. sono in grado di riconoscere l'argomento fondamentale di un testo, distinguendolo dalle informazioni accessorie;
  2. riescono a ricostruirne la gerarchia dei nuclei informativi;
  3. sono capaci di ricondurlo alla tipologia pertinente.

E inoltre, quando essi:

  1. sanno progettare un testo di tipo argomentativo/espositivo a partire da un argomento generale;
  2. sono in grado di porsi un fine comunicativo e di strutturare il testo in modo da raggiungerlo;
  3. hanno imparato come trovare, valutare e organizzare materiale di supporto adeguato al fine comunicativo che si sono proposti di perseguire;
  4. sono capaci di manipolare le fonti secondarie, schedandole, riassumendole, parafrasandole;
  5. sanno selezionare il registro linguistico adeguato alla tipologia del testo, al destinatario, allo scopo comunicativo;
  6. riescono ad articolare i contenuti informativi del testo in maniera razionale ed esplicita;
  7. sono in grado di procedere alla revisione del testo che hanno prodotto, in base a criteri di: coerenza/coesione, paragrafazione, pertinenza stilistica, strutturazione morfosintattica, controllo di punteggiatura e ortografia.

Come è articolato il percorso formativo dei laboratori

Le conoscenze e competenze cui si è fatto cenno nei paragrafi precedenti vengono fatte acquisire gradualmente attraverso 13 lezioni. L'insieme degli argomenti affrontati in ciascuna lezione e nel corso nel suo complesso ne costituisce il sillabo, consultabile in questo stesso sito.

Come è consigliabile usare i materiali del corso

Come si può vedere consultando la pagina dei materiali, ciascuna delle 13 lezioni del corso comprende:

  1. un testo base che rappresenta il nucleo dell'unità formativa;
  2. in molti casi, una o più schede aggiuntive, in cui sono contenute informazioni di complemento; alle schede si fa riferimento all'interno del testo base con appositi rinvii in rosso.
  3. un set di domande di autovalutazione, che dovrebbero rendere più facile la verifica dell'apprendimento delle nozioni fondamentali del testo base;
  4. alcuni esercizi, creati per consentire di mettere in opera produttivamente le conoscenze acquisite nella lezione.

Perché il corso sia il più fruttuoso possibile, e consenta di superare la prova d'esame senza problemi, è utile usare i materiali nell'ordine in cui sono presentati: prima il testo base, poi, eventualmente, le schede aggiuntive. Esaurita la parte teorica, si possono affrontare le domande di autovalutazione e, infine, gli esercizi. Può essere utile lavorare a questi ultimi in piccoli gruppi, magari anche semplicemente attraverso correzioni incrociate dei propri lavori. Ciò si rivelerà senz'altro utile nel caso degli esercizi collegati alle lezioni 8 e successive, che guidano in maniera più diretta gli studenti verso la redazione del saggio breve in cinque capoversi, su cui si fonda la prova d'esame.

C'è una prova d'esame?

L'accesso ai crediti avviene, nei laboratori in autoformazione, attraverso una prova scritta in cui allo studente è richiesto di stendere un capoverso (il concetto diverrà più chiaro dopo che si sarà affrontata la lezione 8: vedere il sillabo) e di rispondere a una domanda teorica (simile a quelle che si trovano nei set di domande di autovalutazione collegate a ciascuna lezione: vedere la pagina dei materiali). Si prevedono due sessioni di esami nel corso dell'anno: la prima si dovrebbe tenere entro la metà di gennaio, la seconda entro maggio. Informazioni aggiornate in merito a scadenze, modalità di iscrizione, orari e aule in cui si terranno le prove si possono trovare sul sito del corso di laurea in Lettere.

In questo stesso sito è consultabile un campione di prova d'esame.

Come prepararsi alla prova d'esame

Al fine di affrontare la prova scritta dei laboratori in autoformazione nel migliore dei modi, gli studenti dovranno osservare i punti che seguono.

Quanto allo svolgimento della prova e alla sua conclusione

• il tempo a disposizione per la prova è pari a un'ora;
• la scelta dello studente dovrà cadere su una sola delle prove proposte;
• la risposta al quesito teorico è obbligatoria;
• tutto il materiale consegnato a ciascuno studente (compresi i materiali aggiuntivi) dovrà essere riconsegnato al termine dell'esame;
• la registrazione dei crediti avverrà nei giorni indicati dalla commissione; gli studenti che avranno superato la prova troveranno il proprio nome in una lista pubblicata presso il sito del corso di laurea in lettere: http://ariel.ctu.unimi.it/corsi/cdlLettere/home/.

Quanto al testo che verrà realizzato

• la porzione di saggio di cui si chiede la stesura deve essere realizzata secondo le specifiche indicate nei materiali in linea o nella dispensa; deve contenere, vale a dire, sia la frase-guida, che tutti i suoi elementi di contorno.
• le consegne contenute nella traccia devono essere osservate scrupolosamente; si faccia attenzione, in particolare, al fatto che esse, in genere, richiedono la realizzazione di una porzione di saggio argomentativo, e non espositivo.
• la porzione di saggio di cui si chiede la stesura deve obbligatoriamente fare riferimento al materiale documentario allegato alla traccia della prova;
• ogni paragrafo prevede un massimo di 100 parole; è ammessa una tolleranza del 20%. Un testo che superi il massimo ammissibile non sarà ritenuto valido.

Quanto ai criteri che presiederanno alla valutazione degli elaborati

La commissione preposta alla valutazione degli elaborati terrà in considerazione, nella formulazione del proprio giudizio, i parametri seguenti:
• aderenza al format del Saggio breve;
• plausibilità comunicativa del testo prodotto (vale a dire: accettabilità del testo creato nelle condizioni comunicative indicate dalla consegna);
• correttezza ortografico-grammaticale;
• completezza e adeguatezza delle risposte alla domanda teorica.

I materiali di lavoro per chi non ama il Web

I materiali di lavoro per il laboratorio sono interamente scaricabili da questo sito. Chi avesse, però, difficoltà nello scaricamento dei testi o nella loro stampa, li troverà in forma cartacea in libreria, in forma di dispensa. Questi i dati bibliografici: Massimo Prada, Laboratorio di Scrittura. Documenti, esercizi, test di autovalutazione per i laboratori di scrittura italiana dell'Università degli Studi di Milano, Milano, Led, 2004.

Chi fosse interessato ad approfondimenti per alcuni degli argomenti trattati nel corso, potrà trovare alcune indicazioni anche nella Bibliografia.

Tutti i materiali presenti sul sito sono soggetti al vincolo del diritto d'autore e sono a disposizione degli studenti iscritti ai laboratori di scrittura italiana dell'Università di Milano ai soli fini previsti dai laboratori stessi. Ogni altro uso è espressamente vietato.