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Incoronata, saggio T, stamnos con leone

    L'Università degli Studi di Milano nel Metapontino

  Una lunga tradizione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gli scavi archeologici in località Incoronata di Pisticci si sono svolti con cadenza annuale dal 1974 al 1995. Lo scavo è stato diretto da Piero Orlandini con la collaborazione della scrivente e di studenti, laureandi e specializzandi dell’Università degli Studi di Milano.

La collina dell’Incoronata (60 m s.l.m.), posta nell’entroterra di Metaponto, sulla destra del Basento, circa 5 km dall’attuale linea di costa, è stata sede nel IX e nell’VIII secolo a.C. di un abitato indigeno che rientra nella cultura locale dell’età del Ferro. A partire dal tardo VIII secolo, l’abitato è interessato dalla presenza di ceramiche greche e iapige d’importazione, provenienti dal vicino Salento, e, successivamente, dagli inizi del VII secolo a.C., dall’arrivo di prospectors greci che instaurano una forma di convivenza con la popolazione autoctona. Quando il villaggio viene abbandonato, in concomitanza con la fondazione della colonia achea di Metaponto (640/630 ca a.C.), l’elemento greco appare preponderante.

Il sito dell’Incoronata è quindi al centro della problematica sulla fase “precoloniale” della costa ionica, dato che l’occupazione greca precede la ktisis della colonia costiera. Gli scavi di questo centro hanno portato un notevole contributo storico e archeologico per la conoscenza di questo periodo; le strutture riportate alla luce forniscono un quadro dei più antichi sistemi abitativi e i numerosi reperti, soprattutto ceramici, sono preziosi indicatori di flussi commerciali e, nel caso dei vasi figurati, delle scelte ideologiche dei primi gruppi di Greci che frequentano le coste dell’Italia meridionale.

Le campagne di scavo, che si sono concentrate sulla piattaforma sommitale della collina, hanno portato alla luce numerosi oikoi pieni di ceramica greca, d’importazione e coloniale; quest’ultima classe ha restituito pezzi di grande interesse storico-artistico, come il famoso perirrhanterion decorato a rilievo e il deinos con una delle più antiche rappresentazioni del mito di Bellerofonte. Di grande interesse anche la ceramica indigena geometrica, presente sia con la serie monocroma, sia con quella bicroma, rinvenuta su tutto il pianoro in contesti di VIII e di VII secolo. Notevoli la serie con decorazione “a tenda” e le ollette con motivo antropomorfo.

Gli scavi dell’Incoronata sono stati oggetto di relazioni, da parte di Piero Orlandini, nell’ambito dei Convegni di Studi sulla Magna Grecia che si tengono con scadenza annuale a Taranto, di tesi di laurea, e di numerosi studi sulle singole classi ceramiche (vd. bibliografia allegata). Si segnalano la mostra “I Greci sul Basento”, tenuta a Milano nel 1986, e la pubblicazione dei contesti più significativi nella serie “Ricerche archeologiche all’Incoronata di Metaponto” (1991-2003), edita dalle Civiche Raccolte Archeologiche di Milano.

 

 

Marina Castoldi

Già vicedirettore dello scavo