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frammento di lekythos ariballica a figure rosse

  I risultati preliminari

  Primo bilancio

 

 

 

Il progetto di ricerca “Oltre la chora”, in sinergia con la Soprintendenza ai Beni Archeologici della Basilicata, ha quale obiettivo principe la realizzazione di una carta archeologica dell’ampio territorio compreso tra i comuni di Pisticci e di Ferrandina, onde sia anche possibile meglio chiarire la natura dei rapporti tra la chora coloniale di Metaponto, intesamente sfruttata a scopo agricolo, e i territori “estremi” che i Greci definivano eschatià (Progetto di ricerca e obiettivi).

Il lavoro si articola in campagne annuali di ricognizione sistematica e di scavo archeologico, generalmente progettate nei mesi di settembre e ottobre, i più idonei anche nel rispetto del ciclo di produzione agricola di raccolta e semina dei campi.

 

Il lavoro finora svolto (Campagna 2006; Campagna 2007; Campagna 2008) ha portato all’individuazione di una ventina di siti, segnalati nel comprensorio del Monte Finese a ovest della valle del Basento, nella zona di confluenza tra Vella e Basento in località Castelluccio e nell’area di Coste della Cretagna intorno a Masseria Tredicicchio.

Si tratta per lo più di insediamenti riferibili a fattorie, con relative piccole necropoli e probabili aree sacre, di età tardo-classica e ellenistica (I materiali). Sta dunque emergendo la vocazione fortemente agricola anche dei territori di frontiera, posti ai margini della chora metapontina, interessati da insediamenti rurali collocati preferibilmente sui pianori sommitali dei terrazzi marini; questi dovevano infatti presentarsi come luoghi adatti all’insediamento e all’agricoltura, specialmente a partire dalla metà del V secolo a.C., allorchè le pianure costiere metapontine cominciarono ad essere soggette a impaludamenti, con il conseguente grave diffondersi di malattie endemiche, quali la talassemia.